TARI: pagare di più per un servizio peggiore

PRC Borgo San Lorenzo 21 ottobre 2014 0
TARI: pagare di più per un servizio peggiore

Masini Claudia, consigliera comunale Borgo San Lorenzo PRC -L’Altra Borgo

Il consiglio comunale ha approvato il Piano finanziario sui rifiuti presentato da Publiambiente. Noi dell’Altra Borgo – Rifondazione Comunista abbiamo votato contro perché lo squilibrio tra quanto pagano i cittadini e il servizio offerto in cambio è ancora una volta inaccettabile: la pulizia delle strade e il mantenimento del decoro urbano rimangono inadeguati, il porta a porta, promesso dalla scorsa amministrazione (doveva essere realizzato nel 2009!) e riconfermato da quella attuale, nei fatti ha trovato avvio solo a Ronta e solo sotto forma di spot elettorale.

Il basso livello di raccolta differenziata (siamo al 40%) fa sì che il nostro comune sia vittima di quell’ecotassa addossata ai comuni non virtuosi: per Borgo San Lorenzo ammonta a 240 mila euro. Accusiamo inoltre l’esaurimento e la chiusura della discarica comunale per l’indifferenziato a Vigiano (600 mila euro di introiti in meno dal 2014, compensati in parte dagli aumenti sull’Irpef).

In altri comuni serviti sempre da Publiambiente, come Empoli, il porta a porta consente di raggiungere percentuali di differenziata che oscillano tra l’86 e il 95%, e dove gli importi Tari sono inferiori di 25-30% rispetto a quelli di Borgo, e con una notevole riduzione dell’ecotassa per la minore produzione di rifiuti indifferenziati (anche 30% in meno).

Il sistema porta a porta crea occupazione, salvaguarda l’ambiente e produce un risparmio significativo nelle tasse per il cittadino.

Il nuovo Piano appena approvato vanta una riduzione delle tasse, ma si tratta di una diminuzione solo apparente in quanto dovuta alla riduzione dell’imposta provinciale sui rifiuti (dal 5 al 4%) e all’eliminazione della sovrattassa statale per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata. A conti fatti nasconde invece costi complessivi maggiori rispetto a quelli dello scorso anno.

Infine è inaccettabile come finora Publiambiente (e le sue ditte appaltatrici) non si sia affatto distinta per sensibilità, attenzione e rispetto nei confronti delle condizioni e dei diritti dei lavoratori, ma piuttosto per atteggiamenti al limite, se non del tutto in violazione, delle prerogative sindacali, con modalità addirittura intimidatorie e persecutorie nei confronti di chi tra i lavoratori ha avuto il coraggio di rivendicare quanto dovuto e di denunciare situazioni di rischio sul versante della sicurezza.

Per tutti questi motivi il voto del gruppo di Rifondazione comunista non poteva che essere negativo. Al prossimo Consiglio Comunale presenteremo un’ordine del giorno che richieda all’amministrazione l’impegno concreto per avviare il porta a porta diffuso sul territorio comunale a partire dal 2015 e con esso l’introduzione graduale di criteri che vadano verso un sistema di pagamento legato alla effettiva quantità di rifiuti prodotti dai singoli utenti.

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