Salvaguardare il futuro del CRS di Borgo San Lorenzo

PRC Borgo San Lorenzo 22 aprile 2013 0
Salvaguardare il futuro del CRS di Borgo San Lorenzo

Andrea Calò, Lorenzo Verdi (Gruppo Rifondazione Comunista- Provincia di Firenze)

Centro Radio Soccorso di Borgo San Lorenzo: sette lavoratori da mesi senza stipendio, a rischio la sopravvivenza dell’associazione stessa. Assordante il silenzio dell’amministrazione comunale e dell’unione dei comuni. Rifondazione Comunista: subito una mobilitazione di tutte le istituzioni coinvolte per salvaguardare il futuro del CRS, i livelli occupazionali e il patrimonio del volontariato del nostro territorio

Si è svolta questa mattina, su richiesta del Gruppo di Rifondazione Comunista, la seduta della Commissione provinciale Lavoro e Politiche Sociali avente per oggetto la questione del Centro Radio Soccorso di Borgo San Lorenzo. Da tempo l’Associazione versa in una situazione di difficoltà oggettiva, per responsabilità della  Regione Toscana e della ASL 10,  tale da metterne a rischio la sopravvivenza.

 Il ruolo e le funzioni fondamentali che da molto tempo il CRS svolge nel territorio di Borgo San Lorenzo e del Mugello a sostegno e supporto dei bisogni socio sanitari delle persone, rendono a nostro avviso  la misura dell’urgenza di attivare interventi tempestivi per scongiurarne la chiusura,  che sarebbe devastante  nell’ambito della pubblica assistenza e dei servizi alla persona.

Le nuove procedure stabilite in seno alla riorganizzazione regionale sulla destinazione dei fondi, l’incertezza sulle corresponsioni dei servizi prestati, la mancanza di una adeguata valorizzazione del fondamentale settore del volontariato hanno creato un contesto tale da mettere in ginocchio un’Associazione che si trova oggi anche  nell’impossibilità di elargire gli stipendi ai propri dipendenti. Sono sette i lavoratori entrati nella spirale della precarietà in un contesto di forte recessione economica. Una situazione di disagio e criticità inaccettabile e insostenibile. Assordante è stato fino ad ora il silenzio dell’Amministrazione Comunale che non ha saputo tutelare e sostenere i lavoratori e la stessa associazione.

Per questo oggi avremmo gradito una precisa presa di posizione della Commissione provinciale   a fronte di questa situazione che vede a rischio lavoro, diritti e salari.  Con la Commissione proseguiremo  il percorso di approfondimento della questione attraverso un incontro con Asl e Regione Toscana.

Da parte nostra vogliamo ribadire la piena vicinanza e solidarietà con i lavoratori coinvolti, l’impegno ad adoperarsi in ogni modo e con ogni strumento per la sopravvivenza del Centro Radio Soccorso di Borgo San Lorenzo e di tutte le altre Associazioni di Pubblica Assistenza che stanno attraversando una fase di estrema difficoltà.

Riteniamo doveroso che la questione possa trovare rapide e positive evoluzioni a livello Regionale, a tal fine appare a nostro avviso necessario che l’amministrazione provinciale assuma posizione rispetto alla salvaguardia e alla tutela del mondo del volontariato che costituisce una risorsa e una ricchezza determinante per le condizioni di vita e di salute di tutti i cittadini.

In quest’ottica riteniamo che tutti gli Enti territoriali debbano altresì mobilitarsi ed attivarsi per fronteggiare una situazione di crisi dilagante che sta interessando un numero crescente di associazioni.

 Ci attendiamo che lo stesso Comune di Borgo San Lorenzo e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello, fino ad ora totalmente silenti e inoperose sulla vicenda, si attivino al più presto intervenendo con misure dirette e con rivendicazioni chiare alla Regione Toscana verso indirizzi e scelte che possano garantire sostegni immediati e un futuro certo al Centro Radio Soccorso.

 

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