L’unica alternativa è la sinistra

admin 12 marzo 2012 0
L’unica alternativa è la sinistra

Finalmente a sinistra sembra cambiare il vento. Il PD, ormai prostratosi al pensiero unico neoliberista, risulta troppo lontano dall’esigenza della sinistra di portare avanti un nuovo modello di sistema. Un modello che neghi i dogmi europei che portano lo stato sempre più lontano dall’economia, lasciandola alle leggi del mercato. Leggi che portano esclusivamente disuguaglianze sociali e crisi, talvolta settorizzate, talvolta geograficamente delimitate, talvolta globali, come quest’ultima. La questione della politica economica, sia chiaro, è di vitale importanza in una visione politica che voglia dirsi coerente con i propri principi. I principi fondanti del PRC sono antagonisti ad una visione neoliberista della politica economica, e lo sono pure i principi di tutti coloro che vogliano dirsi se non comunisti anche semplicemente di sinistra. Detto questo, come si può pensare ad un’alleanza fra la federazione della sinistra ed il PD? Sarebbe una scelta sciagurata, volta solo a portarci verso un nuovo fallimento. La decisione del compagno Ferrero di chiamare a raccolta tutti i maggiori partiti della sinistra (SEL,IDV oltre ovviamente alla FDS) per creare un blocco contro le politiche di Monti è non solo da approvare, ma da sostenere con forza e determinazione, in quanto plausibile trampolino per la nascita del polo della sinistra. Polo ormai necessario se si intende dare voce a tutti coloro che da sinistra chiedono una politica alternativa al solito esercizio, tipicamente italiano, della genuflessione dinnanzi ai poteri forti ed al volere di chi ha interessi nel vederci con l’acqua alla gola. Basti pensare al movimento degli indignati, costantemente attivo nel chiedere misure decisamente in contrasto con le politiche euro-neoliberiste. Monti, sostenuto da una maggioranza enorme in parlamento, non ha di certo medesimo apprezzamento fra la popolazione. Eppure va avanti senza troppi problemi, sostenendo politiche ingiuste che non mostrano alcuna attenzione alle questioni del lavoro giovanile, del precariato, del reddito. Questioni forse “troppo di sinistra” per un governo di professori servi delle lobbies. Un governo così ben saldo avrà vita facile senza una vera opposizione, altro motivo per svegliarci ed unire chi la pensa come noi.

Calamini Gianluca – PRC Palazzuolo

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