TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NEL MUGELLO: SEMPRE PEGGIO?

PRC Borgo San Lorenzo 3 dicembre 2012 0
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NEL MUGELLO: SEMPRE PEGGIO?

Lorenzo Verdi e Andrea Calò

Consiglieri provinciali PRC della provincia di Firenze

Oggetto: Servizio pubblico dì trasporto su autobus, i pendolari dell’area Mugello-Val di Sieve segnalano ancora forti disagi e criticità nell’attuale organizzazione delle corse: sovraffollamenti, ritardi, troppi tagli e meno corse. Durante la giornata i collegamenti con Firenze sono scarsi mentre in molti paesi il sabato pomeriggio o la domenica è praticamente impossibile spostarsi con i mezzi pubblici. A fronte di un insostenibile aumento di abbonamenti e biglietti continua la riduzione e il peggioramento dei servizi che sta creando un sistema di trasporto insufficiente e insostenibile al punto di mettere in discussione il diritto alla mobilità. Rifondazione Comunista a fronte dei disagi e criticità segnalati dai pendolari del trasporto pubblico su gomma chiede alla Provincia di Firenze di acquisire i dati relativi alle corse extraurbane soppresse nell’area a partire dal 2010. Serve una rimodulazione del sistema che tuteli i diritti dei pendolari da un punto di vista degli orari e del numero delle corse riportando le tariffe su un piano di sostenibilità economica e sociale. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.

I pendolari dell’area Mugello-Val di Sieve segnalano ancora forti disagi e criticità nell’attuale organizzazione delle corse degli autobus: sovraffollamenti, ritardi, troppi tagli e meno corse. Gli ultimi dati dicono che in un anno in quell’area “… si muovono oltre 2 milioni e 200mila viaggiatori, ed oltre il 70 per cento di questi ha un abbonamento. La conferma viene dalle «corriere» di Sita e Cap che, nelle ore di punta, sono sempre affollate, e capita di frequente che chi sale a Vaglia, si faccia tutto il viaggio in piedi…”. Oltre al sovraffollamento, alla mancanza di spazi e dei normali confort per chi viaggia sulle corriere le note dolenti evidenziate dai pendolari riguardano l’entità dei tagli operati sul servizio, alcuni dei quali mettono davvero in discussione il diritto alla mobilità.

Le società che gestiscono i servizi di trasporto hanno picchiato duro e hanno ridotto ai minimi termini le corse: “… il sabato e i giorni festivi si può aspettare tranquillamente ore alla fermata e in certi comuni dal sabato si prende il primo autobus al lunedì. I tanti progetti elaborati dalla Provincia solo pochi anni fa, e che raccontavano di paline intelligenti per la comunicazione degli orari, nuovi autobus a pianale ribassato, e servizi efficienti sono rimasti sulla carta, sostituiti da corse tagliate, autobus affollati, abbonamenti e biglietti rincarati….”.

In alcuni paesi del Mugello l’autobus è l’unico mezzo di trasporto pubblico e molti cittadini per poterlo prendere sono costretti a fare salti mortali. Se per qualche motivo, anche un banale ritardo di cinque minuti, si perde il pullman si rischia di rimane a piedi, ovvero non tornare a casa» dicono alcuni pendolari di Firenzuola. Alla luce di quanto descritto durante la giornata i collegamenti con Firenze sono veramente pochi e può capitare di perdere una coincidenza visto che il traffico, come ricordano anche gli autisti, non si più calcolare in anticipo, specialmente sul tratto autostradale Calenzano Barberino.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista, nel ribadire la loro netta contrarietà riguardo a quella logica dei tagli che ha di fatto compromesso il sistema dei collegamenti e dei trasporti per l’area del Mugello e della Val di Sieve, nel rivendicare il rispetto dei diritti dei pendolari per un sistema di trasporto pubblico efficace e in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente:

- di acquisire i dati relativi alle corse extraurbane soppresse nell’area Mugello-Val di Sieve a partire dal 2010 e di riferire se tali tagli siano sempre stati concordati dalle società che gestiscono i servizi con la provincia di Firenze;

- di riferire riguardo alle modalità si intenderanno adottare affinché, con la definizione della gara regionale, siano garantiti i collegamenti tra i comuni di quelle aree e Firenze anche nei giorni festivi e nei fine settimana;

- se siano previsti interventi e investimenti per la sostituzione dei mezzi vetusti troppo spesso soggetti, come denunciano pendolari e autisti, a guasti;

- come si intenderà intervenire su quelle corse caratterizzate da sovraffollamenti che compromettono il diritto alla mobilità dei passeggeri e dei pendolari costretti a compiere interi viaggi in piedi;

- se non si ritenga opportuno orientare i nuovi indirizzi riguardo al TPL, la rimodulazione e la riduzione delle corse degli autobus in favore di un adduzione verso il trasporto ferroviario, salvaguardando e tutelando quei paesi e quelle zone non interessate dal passaggio della ferrovia;

- riguardo alle numerose problematiche denunciate relativamente agli orari delle corse degli autobus, se non si ritenga opportuna un’interlocuzione diretta con i pendolari, attraverso assemblee e incontri, tale da modulare il cadenzamento delle corse in base alle effettive necessità degli utenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oggetto: Servizio pubblico dì trasporto su autobus, i pendolari dell’area Mugello-Val di Sieve segnalano ancora forti disagi e criticità nell’attuale organizzazione delle corse: sovraffollamenti, ritardi, troppi tagli e meno corse. Durante la giornata i collegamenti con Firenze sono scarsi mentre in molti paesi il sabato pomeriggio o la domenica è praticamente impossibile spostarsi con i mezzi pubblici. A fronte di un insostenibile aumento di abbonamenti e biglietti continua la riduzione e il peggioramento dei servizi che sta creando un sistema di trasporto insufficiente e insostenibile al punto di mettere in discussione il diritto alla mobilità. Rifondazione Comunista a fronte dei disagi e criticità segnalati dai pendolari del trasporto pubblico su gomma chiede alla Provincia di Firenze di acquisire i dati relativi alle corse extraurbane soppresse nell’area a partire dal 2010. Serve una rimodulazione del sistema che tuteli i diritti dei pendolari da un punto di vista degli orari e del numero delle corse riportando le tariffe su un piano di sostenibilità economica e sociale. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.


I pendolari dell’area Mugello-Val di Sieve segnalano ancora forti disagi e criticità nell’attuale organizzazione delle corse degli autobus: sovraffollamenti, ritardi, troppi tagli e meno corse. Gli ultimi dati dicono che in un anno in quell’area “…
si muovono oltre 2 milioni e 200mila viaggiatori, ed oltre il 70 per cento di questi ha un abbonamento. La conferma viene dalle «corriere» di Sita e Cap che, nelle ore di punta, sono sempre affollate, e capita di frequente che chi sale a Vaglia, si faccia tutto il viaggio in piedi…”. Oltre al sovraffollamento, alla mancanza di spazi e dei normali confort per chi viaggia sulle corriere le note dolenti evidenziate dai pendolari riguardano l’entità dei tagli operati sul servizio, alcuni dei quali mettono davvero in discussione il diritto alla mobilità.

Le società che gestiscono i servizi di trasporto hanno picchiato duro e hanno ridotto ai minimi termini le corse: “… il sabato e i giorni festivi si può aspettare tranquillamente ore alla fermata e in certi comuni dal sabato si prende il primo autobus al lunedì. I tanti progetti elaborati dalla Provincia solo pochi anni fa, e che raccontavano di paline intelligenti per la comunicazione degli orari, nuovi autobus a pianale ribassato, e servizi efficienti sono rimasti sulla carta, sostituiti da corse tagliate, autobus affollati, abbonamenti e biglietti rincarati….”.

In alcuni paesi del Mugello l’autobus è l’unico mezzo di trasporto pubblico e molti cittadini per poterlo prendere sono costretti a fare salti mortali. Se per qualche motivo, anche un banale ritardo di cinque minuti, si
perde il pullman si rischia di rimane a piedi, ovvero non tornare a casa» dicono alcuni pendolari di Firenzuola. Alla luce di quanto descritto durante la giornata i collegamenti con Firenze sono veramente pochi e può capitare di perdere una coincidenza visto che il traffico, come ricordano anche gli autisti, non si più calcolare in anticipo, specialmente sul tratto autostradale Calenzano Barberino.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista, nel ribadire la loro netta contrarietà riguardo a quella logica dei tagli che ha di fatto compromesso il sistema dei collegamenti e dei trasporti per l’area del Mugello e della Val di Sieve, nel rivendicare il rispetto dei diritti dei pendolari per un sistema di trasporto pubblico efficace e in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente:

- di acquisire i dati relativi alle corse extraurbane soppresse nell’area Mugello-Val di Sieve a partire dal 2010 e di riferire se tali tagli siano sempre stati concordati dalle società che gestiscono i servizi con la provincia di Firenze;

- di riferire riguardo alle modalità si intenderanno adottare affinché, con la definizione della gara regionale, siano garantiti i collegamenti tra i comuni di quelle aree e Firenze anche nei giorni festivi e nei fine settimana;

- se siano previsti interventi e investimenti per la sostituzione dei mezzi vetusti troppo spesso soggetti, come denunciano pendolari e autisti, a guasti;

- come si intenderà intervenire su quelle corse caratterizzate da sovraffollamenti che compromettono il diritto alla mobilità dei passeggeri e dei pendolari costretti a compiere interi viaggi in piedi;

- se non si ritenga opportuno orientare i nuovi indirizzi riguardo al TPL, la rimodulazione e la riduzione delle corse degli autobus in favore di un adduzione verso il trasporto ferroviario, salvaguardando e tutelando quei paesi e quelle zone non interessate dal passaggio della ferrovia;

- riguardo alle numerose problematiche denunciate relativamente agli orari delle corse degli autobus, se non si ritenga opportuna un’interlocuzione diretta con i pendolari, attraverso assemblee e incontri, tale da modulare il cadenzamento delle corse in base alle effettive necessità degli utenti.

Andrea Calò, Lorenzo Verdi


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