Direttivo PRC Borgo San Lorenzo
Gruppo consiliare “L’Altra Borgo – PRC “
Fornitura di carne avariata alla mensa. La salute e la sicurezza dei bambini deve essere prioritaria rispetto alle logiche di risparmio. Comune e Unione Montana rivedano subito i criteri di assegnazione delle forniture.
In merito alle notizie riguardanti la messa agli arresti domiciliari dei titolari di una ditta di Pistoia per il commercio di carni avariate -ditta fornitrice tra le altre anche della mensa di Borgo San Lorenzo- teniamo a sottolineare che il PRC, già in fase di definizione dell’appalto a fine 2014, aveva sollevato con forza forti dubbi e perplessità sulle modalità adottate per la scelta dei fornitori stessi.
Con un’interrogazione presentata nel novembre 2014 in Unione Montana Mugello, il gruppo di Rifondazione Comunista aveva fortemente criticato il criterio del “prezzo più basso” per la scelta degli assegnatari, ritenendo tale modalità non adatta a garantire adeguati livelli di qualità dei prodotti per un un così importante e delicato servizio, considerando, al contrario, come naturale conseguenza di tale scelta un peggioramento inaccettabile dei livelli di sicurezza del cibo fornito agli utenti.
Ancora una volta emerge con chiarezza che la logica del risparmio non può e non deve essere alla base dei servizi pubblici, pena la compromissione della loro offerta.
Sui pasti dei bambini delle scuole la qualità dei prodotti deve essere il primo requisito, e per tali motivi nell’atto consiliare avevamo rivendicato con forza lo scorporo delle forniture, così da evitare lo strumento della gara e arrivare a assegnazioni accessibili alle aziende del territorio per una tracciabilità certa e sicura dei prodotti.
Oggi, alla luce di quanto accaduto, chiediamo in primo luogo al Sindaco Omoboni che l’inversione di tendenza sia netta, così da intervenire fin da subito per far si che il sistema di fornitura dei prodotti e delle materie prime possa diventare realmente efficiente, rivendicando dalle ditte vincitrici la capacità di rispondere alle esigenze del servizio e a garantire sicurezza e qualità.
Torniamo quindi a proporre, come già fatto allora, lo scorporo delle forniture , così da non essere costretti a norma di legge a ricorrere alla gara di livello europeo, ma poter scegliere i fornitori attraverso criteri diversi da quelli dettati solo e soltanto dal risparmio.
Se è vero che, come ammesso nella risposta alla nostra interrogazione dall’allora Presidente Federico Ignesti, «il criterio di aggiudicazione scelto dal Comune è stato quello del prezzo più basso con offerta a prezzi unitari» e che questo, per la procedura di gara, era un criterio obbligato, è ancor più vero che tutto questo poteva essere evitato proprio con lo scorporo da noi proposto, e che la responsabilità di forniture inadeguate nasce dalle scelte di chi aveva la possibilità di scegliere, e non lo ha fatto, un percorso diverso per l’aggiudicazione delle forniture.
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