Cos’è che fa arrabbiare il Sindaco?

PRC Borgo San Lorenzo 14 gennaio 2018 0
Cos’è che fa arrabbiare il Sindaco?
Circolo PRC di Borgo San Lorenzo
Gruppo consiliare L’Altra Borgo-Rifondazione Comunista

Prendiamo atto della rabbia del sindaco esternata nel comunicato diffuso dal Filo del Mugello. Dopo di che vorremmo capire a cosa questa rabbia è dovuta: al legittimo esercizio di controllo sull’attività della giunta e sul funzionamento della macchina comunale da parte di consiglieri, eletti in rappresentanza dei cittadini proprio per questo compito? All’uso di una pratica, quella dell’accesso agli atti, garantita per legge e pensata proprio come diretto strumento di controllo dei pubblici uffici da parte dei cittadini? Il problema è forse la richiesta di trasparenza in una faccenda così complicata e che dà tutta l’impressione di essere stata gestita da parte del Comune (a cominciare da sindaco e assessori) nel peggiore dei modi? Il sindaco si aspettava forse che una faccenda come questa passasse inosservata? O che non finisse per coinvolgere l’intera organizzazione comunale, dal momento che le responsabilità di chi era in questi anni preposto a dirigere sono state chiamate più volte in causa dagli stessi cittadini? Quello che fa arrabbiare il sindaco è forse che esistano voci fuori dal coro, che mettono in dubbio l’interpretazione dei fatti che ci si aspetta e che non sono disposte ad accettare la retorica dei “fannulloni” che tanto è stata fomentata in questi anni? E poi: non ricorda il sindaco i molti interventi portati in questi anni dal gruppo di Rifondazione Comunista sull’aumento del personale degli uffici a discapito di quello del cantiere, sui mancati interventi dell’amministrazione per sopperire alle lacune della pianta organica del cantiere comunale, nelle molte occasioni in cui si proponeva l’esternalizzazione dei servizi comunali, come l’illuminazione pubblica o i servizi cimiteriali, denunciando la nostra contrarietà.

Insomma, se quello che fa arrabbiare il sindaco è che esista un’opposizione che si prende la responsabilità del suo ruolo, riteniamo che a lui non rimanga che accettare quel ruolo e rispondere nel merito della questione. Se sindaco e assessori pensano che gli atti richiesti andranno a confermare le loro ragioni, ce li facciano avere al più presto. Non aspettiamo altro che fare chiarezza. Sulla denuncia delle responsabilità politiche dell’amministrazione comunale nella svendita dei servizi pubblici e nel depotenziamento della pianta organica del cantiere, non accettiamo repliche.

 

 

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