Gruppo PRC Mugello – Unione montana dei comuni del Mugello
Impegnati ognuno nei propri mestieri, ieri, ci siamo affidati alle cronache dei giornali on-line per seguire lo svolgersi della giornata che ha visto il Mugello al centro dell’attenzione per la visita del Sindaco di Firenze e Presidente della Città Metropolitiana Nardella, in occasione dell’annuncio degli stanziamenti destinati al Mugello col “Bando Nazionale Periferie”. Memori della considerazione nulla riservata al Mugello dal “Patto per la Città Metropolitana di Firenze”, che qualche mese fa fece discutere, in virtù di una denuncia della CGIL e di un’interrogazione del nostro gruppo, ci siamo dunque messi al lavoro ed abbiamo scoperto che dietro le foto del neo-presidente dell’Unione dei Comuni Omoboni e dei Sindaci di Barberino e Marradi che stringono le mani sorridenti all’illustre ospite, si nasconde una marginalità per il nostro territorio nell’ambito della Città Metropolitana, a dir poco imbarazzante. Al di là della comprensibile soddisfazione per gli interventi in programma, ci permettiamo quindi, con queste poche righe, di consigliare un po’ di cautela nei toni trionfalistici. Se è vero infatti che i 3 mln in arrivo saranno ben spesi per il recupero del centro storico di Crespino e soprattutto per archiviare prefabbricati e container al “Chino Chini”, è vero anche che il bando nazionale ha assegnato 40 mln alle “periferie” della fu Provincia di Firenze. In Mugello trovano sede 2 progetti su 46, sparsi per lo più nella cintura fiorentina e nell’empolese, non proprio un ruolo di primo piano ci pare. Mescolato poi a parole vuote su sviluppo rurale e turismo, se non abbiamo capito male, si è prospettato un impegno ingente per la ferrovia Faentina “in vista delle celebrazioni dantesche del 2021”.
Di dantesco, caro Nardella, ma anche cari Omoboni, Mongatti e Triberti a questo punto, ci sono le condizioni dei pendolari, oggi, e se le buone intenzioni servissero a qualcosa non saremmo più qui a discutere. Sempre in tema di trasporto locale, visto il ruolo di “cerniera” tra Firenze e Bologna che a quanto pare ci aspetta per il futuro, invitiamo tutti ad interessarsi poi anche a quello su gomma, che con la gara regionale ancora inchiodata come al solito tra le carte bollate, è a secco di finanziamenti ed indegno ormai di un paese civile. Ai nostri Sindaci, suggeriamo di far valere il loro peso politico non per tristi giochi di potere come quello che ha visto protagonista la carica di presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, ma per pretendere dalla Regione Toscana aggiustamenti a livello istituzionale affinché il Mugello, in virtù della sua tanto declamata specificità, possa svincolarsi il più possibile da una struttura come quella della Città Metropolitana anti-democratica, accentratrice e inefficiente.
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