Congresso ANPI Borgo San Lorenzo: un saluto ai compagni antifascisti

PRC Borgo San Lorenzo 17 gennaio 2016 0
Congresso ANPI Borgo San Lorenzo: un saluto ai compagni antifascisti

Direttivo PRC Borgo San Lorenzo

Qua di seguito riportiamo i nostri saluti al congresso del circolo ANPI di Borgo San Lorenzo.

 

Cari compagni,

è un onore per noi portare i nostri saluti in questa sede, in cui ancor oggi, si riuniscono gli antifascisti di Borgo San Lorenzo. È un onore non solo perché una parte dei partigiani che l’ANPI rappresenta, gettò le fondamenta della nostra costituzione ma anche perché il loro coraggio, fu un esempio per il mondo: dalla Cina all’Argentina Bella Ciao è un inno di resistenza, un canto che ricorda ai popoli oppressi che lottare è l’unica via verso la liberazione.

Ma se le note di Bella Ciao ci riportano alla gioia della battaglia vinta, la realtà odierna ci ricorda che la guerra al nazifascismo è ancora aperta.
Negli ultimi anni e in concomitanza con la crisi economica risorgono dalle fogne dell’Europa, numerosi gruppi e partiti fascisti che, lungi dall’essere il simulacro ridicolo di tempi passati, guadagnano il consenso delle masse. Penso al colpo di stato di Petro Poroshenko in Ucraina, ai deliri di Andrzej Duda, capo di stato della Polonia, a Viktor Orban in Ungheria che negli ultimi mesi ha dimostrato la meschinità e la crudeltà di cui sono capaci i fascisti a proposito della questione degli immigrati siriani.
Continuando possiamo pensare alla crescita preoccupante di partiti che oggi cercano di darsi una veste repubblicana, ma di cui conosciamo bene la pasta, Front National in Francia, Alba Dorata in Grecia, il Partito Popolare in Spagna (fondato, non dimentichiamolo, da un funzionario franchista). E la lista disgustosa può proseguire con Casapound in Italia. Ecco, Casapound. Ricordiamo che Casapound è responsabile della morte di Samb Modou e di Diop Mor uccisi il 13 dicembre del 2011 in Piazza Dalmazia a Firenze. A Firenze, non a Budapest.

Infatti, il fascismo organizzato non è solo materia dei paesi dell’Est di Europa, né una tragicomica minoranza. È un nemico attuale, che è vicino e da non sottovalutare.

Il marxismo ha dimostrato che la storia non si ripete, perciò non possiamo cadere in facili paragoni tra i fatti degli anni venti e trenta e i nostri tempi. Invece, dobbiamo usare tutta la nostra intelligenza   per studiare la nostra realtà, perché il passato sia uno strumento per il futuro e non la mummia rinsecchita delle ricorrenze e i riti.

Certo, i riti sono importanti, ma da comunisti crediamo che il modo più degno di onorare i nostri padri costituenti, sia quello di portare ancora la loro bandiera, di combattere ancora la barbarie del nazifascismo in tutte le sue forme. Perciò crediamo che l’ANPI possa e debba avere un ruolo militante, appunto, di parte, in quanto unica istituzione di raccordo tra le varie generazioni di antifascisti.

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